Perché il mito


Il mito è un testo sacro; riferisce un avvenimento che ha avuto luogo nel tempo primordiale, il tempo favoloso delle origini [...] È dunque sempre il racconto di una "creazione": si narra come qualcosa è stato prodotto, come ha cominciato a essere
(Mircea Eliade, Aspetti del mito)



 Sul genere del mito si potrebbero spendere molte parole, anche inutili, perché in realtà non si sa con precisione cosa ha portato alla sua nascita. Molti studiosi si sono impegnati per dare una definizione esauriente di "mito", senza riuscire a raggiungere una sufficiente precisione e certezza. Alcuni hanno pensato che il mito fosse in origine un "sogno collettivo", da cui poi sarebbero derivati degli elementi costanti, chiamati "universali", presenti in tutte le tradizioni mitiche del mondo. Altri ipotizzano che i miti derivino da rituali religiosi, anche se è già stato dimostrato che non sempre esiste una connessione tanto stretta tra mito e religione. Altri ancora hanno individuato delle somiglianze tra il mito e la fiaba, ma non si può certo dire che essi siano la stessa cosa.

 Senza tediarvi troppo su tutti gli studi compiuti a riguardo, personalmente credo che il mito sia un tipo di narrazione che nasce dallo stupore. Lo stupore che i primi uomini hanno provato nel veder sorgere il sole, o un'eclissi, o nello scoprire un elemento potente come il fuoco...e che li ha portati a chiedersi il perché di quello che succedeva intorno a loro.
 Questo è uno degli aspetti più affascinanti della creatura "uomo": non gli basta vedere che al giorno succede la notte, che il cielo si rannuvola e che porta la pioggia, ma vuole anche sapere perché tutto ciò accade. A differenza degli animali, l'uomo non solo cerca risposte alle sua domande, ma le esige
 E' da questo atteggiamento che nasce il mito. Il mito è la risposta a quelle domande ben precise che si sono fatti i primi uomini all'alba dei tempi. Ma questa risposta non consiste in una semplice storiella, bensì in una narrazione che è investita di una sacralità tale che è da ritenersi vera
 Ovviamente ora noi sappiamo che i Ciclopi non sono mai esistiti, che il fuoco non è stato rubato da Prometeo, ma se davvero vogliamo capire quelle storie e gustarle fino in fondo, per un attimo dobbiamo mettere a tacere la ragione e lasciarci trascinare in queste realtà senza tempo. Quando si legge l'Iliade o l'Odissea, si finisce veramente per credere che Achille era per metà un dio e a tutto quello che Ulisse ha passato. Almeno, io ci credo. E questo succede perché il mito ha qualcosa di maledettamente reale, che si percepisce anche oggi che siamo nell'era dei computer. Quel qualcosa, io lo individuo nell'essenza dell'uomo, che è rimasta immutata nonostante l'inesorabile scorrere del tempo.
 Attraverso le storie presenti sul blog, mi ripropongo di mostrare almeno un pochino di quest'essenza meravigliosa che possiede ogni uomo, a prescindere dalla comunità di appartenenza.

Greta
        

2 commenti:

  1. Il fascino del mito permane ancora oggi perchè l'uomo continua a rimanere stupito dall'inspiegabile o dal non-conoscibile. Tutto ciò che non è materiale, tangibile e osservabile, o spiegabile razionalmente, secondo, cioè, le leggi che regolano il nostro mondo (che noi interpretiamo e umaniziamo mediante la matematica e in generale la scienza), rimane un mistero, cui l'uomo cerca rimedio attraverso il mito. Il mito è, quindi, una toppa per riempire il buco dell'esistenza...
    Questo mio commento non è affatto negativo, anzi, amo moltissimo il mito, ma sopratutto amo conoscere come l'uomo abbia usato la propria fantasia per spiegarsi l'inspiegabile e conoscere il non-conosibile. Lo trovo alquanto affascinante, anche adesso, nell'epoca dei lumi scientifici...

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    1. Il mito è sempre attuale, perché contiene l'essenza dell'uomo. Anche per questo sembra un racconto "vero", anche se in realtà sappiamo che gli dèi dell'Olimpo non esistono e che non è per colpa del tridente di Poseidone che si verificano i terremoti. Però non c'è niente da fare, ai miti si crede lo stesso, anche oggi. Puoi vedere le mura di Troia, se leggi l'Iliade, sei al fianco di Dante nel suo viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il mito, la leggenda, i racconti, sono delle vere e proprie magie!

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